«Oggi non importa più chi siamo o dove ci troviamo fisicamente, siamo anche altrove, all'estero:
molteplici sé che vagano lungo i percorsi di segnale, senza patria e tuttavia vincolati alle leggi di ogni paese in cui transitano.»
Snowden E. (2019), Errore di sistema
Edward Snowden nasce il 21 giugno 1983 a Elizabeth City (Carolina del Nord), figlio di Lonni e Elizabeth Snowden, entrambi dipendenti federali. Snowden inizia a manifestare fin da giovane un forte interesse per l’informatica, che lo accompagnerà per il resto della sua vita.
Nel 2006, dopo aver approfondito autonomamente le sue competenze tecniche, inizia a lavorare per la CIA (Central Intelligence Agency) come tecnico informatico.
Nel 2009 si trasferisce in Giappone per collaborare con l'NSA (National Security Agency) tramite una società di consulenza strategica, ed è con questo incarico che riuscì ad acquisire posizioni di rilievo nell’analisi e nella protezione delle reti informatiche, iniziando a nutrire i primi sospetti circa l'esistenza di sistemi di sorveglianza in grado di raccogliere e archiviare dati sensibili.
Nel 2012 si trasferisce sull'isola di Oahu (Hawaii) per lavorare all'Hawaii Cryptologic Center, un centro dell'NSA. In questo nuovo incarico gli obiettivi principali erano l'intercettazione e le analisi delle comunicazioni telefoniche e via internet di cittadini e governi, ma fu solo lavorando all'NTOC (National Threat Operations Center) che ebbe la conferma dei suoi sospetti.
Inizialmente era convinto che il sistema di sorveglianza messo in atto dagli USA fosse limitato a scopi legittimi, come sorvegliare siti jihadisti (soprattutto a partire dall'attentato del 2001) o piattaforme che diffondevano malware, ma la realtà era diversa: il governo statunitense (e non solo, come approfondito nella sezione dei programmi di sorveglianza di massa) stava effettuando un fenomeno di data scraping a livello globale grazie a programmi come XKEYSCORE, a cui l'NTOC aveva accesso illimitato.
Dal momento della sua scoperta, Snowden diventò sempre più critico nei confronti dei programmi di sorveglianza di massa, che riteneva lesivi dei diritti costituzionali, così decise di rendere pubblico ciò che il governo stava portando avanti all'oscuro di tutto il mondo.
Nel maggio del 2013, deluso e sempre più critico nei confronti delle attività dell'NSA, che ritiene una violazione dei diritti costituzionali e della privacy globale, Snowden decise di agire. Dopo mesi di tormentate riflessioni, lasciò l'isola di Oahu per recarsi ad Hong Kong, dove consegnò centinaia di documenti classificati ts/sci ( top secret/sensitive compartmented information) a giornalisti come Glenn Greenwald e Laura Poitras. Le sue rivelazioni, pubblicate da testate come The Guardian e The Washington Post, svelarono l'ampio raggio della sorveglianza condotta dagli Stati Uniti in collaborazione con altri governi, scatenando un dibattito mondiale sulla privacy e sulla sicurezza che purtroppo ci coinvolge attivamente ancora oggi. Mentre gli Stati Uniti emisero un mandato d'arresto nei suoi confronti, Snowden tentò di raggiungere alcuni paesi sudamericani che gli avevano offerto asilo politico. Tuttavia, rimase bloccato all'aeroporto di Mosca a causa della revoca del suo passaporto da parte delle autorità americane. Ad oggi, si trova ancora in Russia, di cui è cittadino dal 2022.
Ciò che ha fatto Snowden ha segnato un punto di svolta nel dibattito globale sul rapporto tra privacy individuale e sicurezza statale, scatenando anche dei cambiamenti dal punto di vista normativo. Nel 2016 è stato raggiunto un risultato storico: il traffico di internet criptato supera quello non criptato.
Lo stesso anno, l'Unione Europea ha approvato il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (RGPD), che impone standard più elevati per la tutela della privacy digitale.
Snowden ha cambiato per sempre il modo in cui il mondo guarda alla sicurezza, alla tecnologia e ai diritti
individuali, accendendo un dibattito che rimane ancora molto importante e attuale per la società contemporanea.